Era il 1638 quando Don Diego Tagliavia Aragona, richiamò i coloni delle città vicine concedendogli le terre della Contea di Burgiomilluso, l'attuale città di Menfi, in Sicilia, incastonata tra i templi di Selinunte e di Agrigento.
Quel provvedimento favorì il ripopolamento delle campagne ma avviò un processo che portò alla separazione di quella Contea e dei suoi Sette Feudi, di cui greci, arabi e romani avevano sperimentato la fertilità del terreno e la particolare attitudine alla produzione di vigneti con la cui uva veniva prodotto vino di particolare pregio.
Oggi quei Sette Feudi sono altrettante contrade. Quei terreni, esposti al sole mediterraneo e bagnati dal mare africano, sono ancora divisi tra più proprietari. Una sola cosa li tiene ancora insieme: i vini Agareno.
Otto giovani agricoltori del luogo, infatti, particolarmente attaccati alle loro origini e alla loro terra, hanno messo assieme le loro risorse dando vita ad un grande vigneto che ha sede nei Sette Feudi della Contea di Menfi.
Il loro vino, diventato elemento unificante del territorio, ottenuto da vigneti selezionati che valorizzano le peculiarità proprie di questa zona della Sicilia, apprezzate ieri dagli antichi casati dei governanti ed oggi da un vasto pubblico di attenti consumatori.
I vini Agareno nascono così, con un grande senso di rispetto per la storia e per il fascino di questi luoghi, ancora intatti sotto il profilo ambientale, in cui si respira l'eco di importanti civiltà che hanno fatto grande la Sicilia.